Giorno 4.1

I lunghi giorni di salite e di navigazione sotto il sol leone impongono una pausa e quale posto migliore se non alla Casa Rossa di Montignoso accolti dalle compagne e dai compagni come si conviene a degli avventurieri della lentezza a degli esploratori del tempo a dei dilatatori dello spazio.

Ne approfittiamo per manutenere i nostri “bolidi” e per creare il nostro vessillo.

Elettra ha bisogno soprattutto di una sistemata all’albero evidentemente troppo sollecitato dai venti del canale di portovenere e del golfo dei poeti, la Poderosa invece doveva essere recuperata dal magazzino di un bar sul lungomare si Marina di Massa e soprattutto aveva bisogno di una bella ricarica.

Arrivato al baretto, il mitico twin peakes, vengo subito assalito dagli avventori e mi fa piacere fermarmi un po’ a chiaccherare con loro per spiegare le ragioni del viaggio e il funzionamento della Poderosa.

Elettra invece è “parcheggiata” al Paraflight alla foce del torrente frigido, un circolo nautico che molto gentilmente ci ha ospitato per queste due notti. Certo loro sono abituati a velocità molto diverse essendo prettamente amanti delle moto d’acqua, ma la nostra lentezza li conquista subito: #portiaperti per Elettra!

In serata decidiamo di andare alla festa di Fosdinovo, accompagnati dai compagni della Casa Rossa, per sentire la mitica Nada. Veniamo raggiunti da Bond che prenderà a bordo il posto di Luca e da Masa che porterà la Poderosa fino a Livorno. Beh come dire il più è gia stato fatto ora solo pianura per la bici solare. Lo scrivente dunque passa la mano e il sellino. Saluto la spedizione convinto di quello che abbiamo/stiamo facendo e soddisfatto del funzionamento del nostro esperimento.

Grazie a chi ci ha ospitato e aiutato fino ad oggi lungo la strada e chi lo farà in futuro.